Da Bastia Umbra
DIPINTI E IMMAGINI ESPOSTI DAL 17 AL 26 OTTOBRE
Carlson/Angelucci, un binomio nel segno di Assisi
Chi crede al destino adesso ha una testimonianza in più. E’ quella di due artisti, inconsapevoli l’uno dell’altro che nella loro carriera, relativamente giovane, hanno percorso un itinerario parallelo senza appunto incontrarsi. Il primo, Mic Carlson, statunitense di Grand Rapids (Michigan), ha iniziato ad esporre i suoi dipinti in bar e ristoranti degli USA, leggendo ed interpretando la storia e la società del suo paese, scavando nell’intimità dei paesaggi e delle pietre. Poi, come è accaduto a tanti, ha sentito forte il desiderio di conoscere più da vicino la figura di Francesco. Un approfondimento che è passato attraverso le biografie e le iconografie di ogni epoca. E’ nata così, inevitabilmente, una storia di trasporto spirituale che ha investito la sua produzione, legandola alla magia dei luoghi francescani e al messaggio del suo iniziatore. E’ approdato ad Assisi, lo scorso anno, col suo bagaglio di tele trapunte di umanità. Il secondo, Andrea Angelucci, è invece assisano. La sua storia artistica è legata alla città a cui appartiene e alle immagini fotografiche che ne raccontano con sapienza gli angoli ed i paesaggi. I tramonti infuocati, le aurore purpuree d’oriente sono state da Angelucci ricollocate nella loro naturale dimensione. Le pietre, i muri, le fontane, gli archi millenari sono stati restituiti alla loro intima proprietà. Operazione non facile per una città profondamente legata al messaggio religioso, che offre sì scenari mozzafiato ma che non ammette banalità. Angelucci ha “esportato” il suo modello di immagine fotografica in varie parti del mondo, registrando successi ragguardevoli in particolare nel Messico e in Spagna. Questi due modi di interpretare il fascino della povertà si sono alla fine congiunti. E dal 17 al 26 ottobre Mic Carlson e Andrea Angelucci hanno esposto dipinti, sculture e fotografie presso la galleria d’arte “Sul filo di Arianna” in Vicolo Sant’Antonio 2/a. La produzione dello statunitense converge cromatismo e tecnica, restituendo al fruitore l’intimità della nostra terra; Angelucci accorda il volo dei colombi sulle gocce di rugiada. Insieme tentano di varcare l’emozionante soglia della storia.
(Adriano Cioci)