Due artisti a confronto, due modi di vivere ed interpretare l’arte che si incontrano nel nome di San Francesco. Questo il messaggio che vogliono lanciare i lavori di Mic Carlson, di Grand Rapids – Michigan, e quelli di Andrea Angelucci, che invece ad Assisi è nato e cresciuto, e che proprio dagli scorci paesaggistici, dalle pietre, dalle particolarità architettoniche ed uniche della città serafica trae ispirazione per le sue fotografie. La mostra di due giovani e valenti artisti, ma anche di due amici che si sono incontrati nel nome dell’arte e dei grandi ideali spirituali, sarà ufficialmente inaugurata ad Assisi venerdì 17 ottobre alle ore 17 presso la galleria “Sul Filo di Arianna” in Vicolo Sant’Antonio 2/a. Mic Carlson ha iniziato ad esporre le sue opere nei bar e nei ristoranti statunitensi, i primi lavori sono nati per caso ripercorrendo la strada dei grandi pittori della storia dell’arte, ma anche cercando di interpretare, alla maniera degli impressionisti francesi, gli angoli più belli della sua città. Così hanno preso vita le prime tele di Mic dedicate ai grandi spazi, ai ponti, alle strade che attraversano il Michigan e che portano alla scoperta ed alla ribalta tutta la bellezza del Nuovo Continente. Ma poi, come accade a molti artisti, anche Carlson è stato rapito dalla figura di San Francesco. Mic ha iniziato a leggere libri di storia, biografie, riguardanti la vita del poverello della città serafica. Un amore che è nato e cresciuto ogni anno di più nel cuore del pittore fino a che, l’anno scorso, Mic è arrivato dal Michigan direttamente ad Assisi, dove, alla galleria Le Logge, ha esposto una serie di oli, tempere e litografie tutte dedicate alla vita ed alle opere di San Francesco. Una mostra bella e struggente che ha portato il pittore statunitense all’attenzione della critica, della stampa e delle istituzioni umbre. Così quest’anno Mic è stato ufficialmente invitato dal comune di Perugia ad esporre presso l’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia in Via Oberdan 54. “Abbiamo scelto le opere di Mic Carlson – spiega Daniela Borghesi dell’ufficio internazionale del sindaco – perché è un artista nativo di Grand Rapids e quale modo migliore per festeggiare il decimo anno di gemellaggio tra Perugia e la città statutinense”.