“Se un bambino vi chiedesse di che colore è la guerra, probabilmente
non sareste in grado di rispondere. E se vi chiedesse di che odore è
la guerra, provereste a mettere in piedi una risposta senza esserne
convinti. Ma se guardate negli occhi un bambino appena scampato alla
distruzione della propria casa e alla devastazione della propria terra,
allora nessuno più e per sempre, potrà pensare che non sapete”. Esordisce
così “Click for Peace”, on-line da qualche giorno.
Ma cosa può aggiungere di nuovo questo sito in un momento in cui siamo
letteralmente assaliti da messaggi sulla guerra e sulla pace? “Sono
convinto – dice il suo ideatore, l’assisano Andrea Angelucci – che l’uomo
può essere il vero protagonista della storia e che gli eventi non sono
già predestinati. La rassegnazione è un elemento della nostra indole,
un elemento che può avere risvolti anche pericolosi. Dobbiamo vivere
intensamente il nostro tempo ed essere testimoni di una speranza. “Click
for Peace” è una goccia di questa speranza. Il messaggio è
tutto qui”. Il portale, al quale hanno collaborato Walter Amorini (programmatore)
ed Eva Czarska per la parte grafica è nato senza scopo di lucro e non
ha ispirazioni politiche o religiose. “La nostra “missione” – continua
Andrea – non chiede nulla in cambio, se non un attimo di riflessione.
I “click”che riceveremo rappresenteranno tanti piccoli battiti di umanità,
quella umanità che è contro ogni forma di violenza, contro le guerre,
i venditori di armi, contro chiunque violi i diritti sacri della vita”.
Fotografo per amore, Andrea Angelucci fa sentire la sua voce con la
stessa freschezza con cui da anni promuove l’immagine della sua città
per il mondo. Le sue recenti mostre fotografiche, a Città del Messico
e a Barcellona, sono quasi un’anticipazione di quel messaggio di speranza
che si ritrova nelle sue inquadrature: il cielo, le nuvole, i fili d’erba,
i fiori, l’acqua: la vita, appunto. Ad ogni “Click for Peace”
risponderà inviando, via e-mail, una bandierina con i colori dell'arcobaleno.
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