Andrea Angelucci ha la vocazione della
fotografia. Che trasforma il suo amore ad Assisi nella poesia alla sua città e lo fa con una sensibilità
che penetra in modo ideale nella monumentalità della città. E' dotato di una capacità di trasfigurare
artisticamente i valori che la città rappresenta ed esprime nel mondo e per il mondo. Sempre con un filo
conduttore di unione filiale tra il suo cuore di innamorato per la propria città e i soggetti ed oggetti
dell'interno. Ci ha dichiarato Andrea Angelucci: "Amo la mia città più di ogni altra cosa. Qui sono nato,
ho vissuto le mie esperienze, ho scoperto la mia vocazione di fotografo. Con lei ho un rapporto di serenità
di rispetto, cosciente di vivere in uno dei luoghi più affascinanti della terra. Le luci e i colori dell'alba
e del tramonto sono gli elementi più vivi, quelli che mi spingono ad una continua ricerca". Questa ricerca di
Andrea si è fatta sempre più intensa ed ha trovato risultanza i libri e guide turistiche e soprattutto in
immagini per visitatori attenti alla bellezza non gridata. E a dimostrazione del suo amore alla città di Assisi
l'anno scorso Andrea Angelucci ha portato in giro per il mondo le sue immagini della città di Francesco.
In particolare "oltre oceano, esponendo i suoi lavori artistici alla Menache International Art Gallery di Col
Juarez di Città del Messico". Peraltro è stato il tour occasione per registrare quanto sia amata nel mondo Assisi
e il movimento dei francescani. E Andrea ha compreso una verità quanto mai interessante, vale a dire quale è la
curiosità della gente fuori Assisi. Ci ha detto "ho capito che la sete di conoscenza di un'Assisi diversa,
rispetto agli stereotipi, è notevole. La gente vuole sapere cosa c'è dentro questa città, quali sono gli elementi
che ne hanno vivacizzato la storia e le vicende umane spirituali". E co questo spirito di servizio Andrea Angelucci
alcune settimane or sono ha esposto una trentina di foto, in grande formato, in un'altra terra latina,
la Spagna. In sintesi ha esposto alla Sala Barna, nella Calle San Eusebio di Barcellona, salutato dalla
stampa con titoli ad effetto. La mostra è stata oggetto di attenzione della stampa nazionale come "Avui",
"La Vanguardia", "El Periodico", "El Pais", il quale ha scritto che "il fotografo italiano Andrea Angelucci si
è proposto come obiettivo quello di captare, con la sua macchina, lo spirito della sua città natale: Assisi;
legata alla storia del cristianesimo e alla figura di San Francesco. Angelucci riesce a cogliere con l'obiettivo
l'animo umano. Cerca di andare al di là del fotogramma per ritrarre non solo le pietre, ma anche l'intimità di
Assisi, sconosciuta al turista. Angelucci e il suo fotografare si collocano tra la fantasia e la realtà, come
la sua vita, e invitano a conoscere la città aprendo una porta al mondo dei sogni. Pietre, storia, arte, prati,
nubi sono componenti di un'allegoria che si fa canto e memoria insieme". E siamo sicuri che Andrea Angelucci
non arresterà la sua ricerca. Continuerà ad indagare la sua città nei suoi remoti angoli, per trarne un
messaggio d'amore e di bellezza.
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