ASSISI
Andrea Angelucci č un artista della fotografia
(Giovanni Zavarella)
Da sempre utilizza l'esito fotografico al di lā di ogni valutazione utilitaristica e pragmatica. Le foto sono utilizzate non solo come strumento, ma addirittura esse stesse sono espressionedi bisogni estetici ed emozionali. E in veritā l'attivitā di ricerca fotografica del nostro amico č diventata prevalente e prioritaria. A tal punto da entrare nel circuito di mostre internazionali. Il giovane assisano che ormai ha alle spalle una consistente esperienza, non ultima quel1a di aver illustrato tanti libri, esporrā i suoi ultimi lavori nella prestigiosa cornice del 'Menache lnternational Art Gallery" di Cittā del Messico. Si tratta di una trentina di opere d'arte di grande formato (35x50) che verranno offerte all'attenzione del pubbIico e della critica dal 18 al 28 luglio. Il nostro assisano tiene a precisare che il paesaggio della propria terra č reso dalle linee, dalle luci, dai colori inconfondibile. Aggiunge che "i nostri monumenti, l'azzurro dei nostri cieli e l'arancio dei tramonti possano fondersi con il paesaggio messicano". Ma oltre la parentela di una risonanza emotiva ed estetica Angelucci "propone" un confronto ed un incontro che nascono dalla medesima necessitā di appIicare alla componente tempo una sorta dissolvenza che annienta e ricompone i segni della storia. Quella stessa storia che Angelucci "impone" alle sue immagini senza alterare, per questo, il siIenzio contemplativo del fruitore". In altri termini l'artista assisano ha messo "nel suo bagaglio non soltanto la tecnica, ma anche le testimonianze di una terra riarsa dal sole, dove iI suolo polveroso alza mulinelli rossastri ad ogni accenno di vento, dove le pietre hanno il linguaggio dei santi, dove l'esistenza diventa sguardo oltre l'orizzonte". In questo senso Andrea Angelucci "č riuscito a varcare la porta e a dialogare con la natura", da questo dialogo ha fatto sgorgare, come acqua zampillante, quei distintivi della nostra epoca, ma anche del passato. tutto fuso tra pietre,campanili, rosoni, prati, nuvole, albcri e tramonti. Oltre il tempo, oltre la storia, quasi un'allegoria di pulsazioni che battono senza frastuono. Per far nascere iI sogno che allude alla speranza o la speranza che allude al sogno. E vi sembra poco.